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giovedì 28 marzo 2013

Immaturi, maturi e poi?


Ricordo con immensa tenerezza e li guardo ancora nello stesso modo.
Ricordo che all’epoca, prima di prenderla, ogni giorno aveva un problema esistenziale,
ricordo che vedi tutto offuscato perché non sai dove sarai dopo averla presa.
Ricordo che non vedevo l’ora di vivere il dopo.

E dopo arriva il giorno in cui la prendi, la maturità.

E effettivamente è una tappa della nostra vita che non dimenticheremo mai, come non dimenticheremo mai i giorni precedenti le varie prove rinchiusi a “studiare” da soli o con amici. Io, che la serietà la devo ancora imparare, mi ricordo il Monopoli, mi ricordo chili di pasta al pomodoro e tonno, mi ricordo gelati schiacciati, mi ricordo che nel sonno si imparava storia e mi ricordo che il davanzale della finestra era una comoda sedia.
Tra le righe mi ricordo anche lo studio.

Mi ricordo che tutto mi sembrava chiaro, sapevo che delle amicizie non le avrei mai perse e altre invece le avrei perse nel tempo.
Oggi, vicino a me, con me ho loro, amici che mai avrei pensato arrivassero ad oggi.

E poi, a ricordare le parole di quei professori, ti sembra che la maturità ti porti a diventare maturo.

Magari succedesse a tutti.

Ricordatevi: belli quelli che con testa si prendono in giro, paurosi quelli che si prendono sul serio facendo cose senza testa.

E così ti rendi conto che la maturità ha un’altra forma, che la scuola che prima detestavi ora ce l’hai nel cuore, perché davvero eri protetto, anche da quei professori che odiavi.
Ma eri protetto.

E quella protezione ti mancherà.

Ma il dopo ha il suo fascino,
ha la sua storia,
anzi ha la nostra storia.

Ogni giorno, ogni scelta, ogni parola costruirà il nostro mosaico.

E realizzare i sogni, scalare montagne, affogare in piscine, beh tutto è possibile.
Basta volerla prendere con la testa la maturità,
così eviteremo che ogni stato su Facebook sia la prova della nostra immaturità,
così finiremo di usare Facebook come un vero diario segreto,
ricordatevi che siete online. 


Che tu possa avere sempre il vento in poppa, che il sole ti risplenda in viso e che il vento del destino ti porti in alto a danzare con le stelle. 


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