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venerdì 3 maggio 2013

Vanno e tornano.

Vanno e tornano. Le cose che ci convinciamo non faremo mai ma poi tornano a gran forza e alla fine le fai, e sono le cose migliori.
I tatuaggi. Il tatuaggio.
Nessun pezzo della mia pelle diventerà un'agenda dei ricordi della mia vita.
Avrà, forse, solo la parola in cui credo. E Dio benedica quel film.

I film. Sto aspettando lui. Sto aspettando di prendere la macchina e andare li, lì dove lo schermo non finisce più, lì dove anche il fruscio dell'acqua ha un suono preciso, lì dove un film non è un film, è un sogno.
Ed è lui quello che sto aspettando.


Vanno e tornano. I momenti di frenesia e i momenti di calma piatta. Così impari a vivere alla giornata ma con un occhio vigile sempre su come vorresti vedere il tuo domani, così ho scoperto lati che mai avrei pensato di avere: dedizione, coraggio e lealtà. La lealtà verso me stessa, la lealtà verso i miei pensieri. Perché smettiamola di dire che l'amore, le amicizie fanno tutto: siamo noi a fare la differenza, stop.

Vanno e tornano. Le giornate con il sole, il primo giorno al mare e la pioggia che prendi in un pomeriggio qualsiasi di primavera mentre sei a farti un giro in bicicletta.

Vanno e tornano. Le rose che mai accettai rose rosse tranne ieri. Perché vederla dartela in dono appena colta solo per strapparti un sorriso non ha prezzo, non ha fiato, non ha senso stare qui a parlarne. E' magnifica.

Vanno e tornano. I sorrisi, i messaggi e la voglia di sorridere, sempre, senza perché, ad ogni ora.

Vanno e tornano.
Ma sono sempre io, qui.



Vanno e tornano. L'ispirazione. Da tutto, da tutti. In ogni momento, ora, dopo e prima.


Vanno e tornano. I viaggi, i viaggi che ti cambiano, sempre e comunque. I viaggi che ti fanno sentire viva, perché vivrei viaggiando. E ormai inizio ad essere addormentata, fatemi partire, fatemi viaggiare.

Vanno e vengono. Le immagini.


martedì 19 marzo 2013

Excelsior

"Sarà sempre il solito filmetto, non lo so" 
In generale è provato che la mia prima impressione sia accuratamente, minuziosamente e dettagliatamente fuori luogo come una lucertola al Polo Nord.

Detto ciò la curiosità ha vinto e così l'ho guardato.

Excelsior.
Così i pensieri che per mesi hanno tormentato la mia mente e che ho sempre cercato di trasmettervi a parole si sono improvvisamente tramutati in un lungometraggio, in una sequenza di immagini mozzafiato.
Così un film assolutamente realistico, dettagliatamente vero e accuratamente omogeneo alla realtà arriva a scuotere gli animi; arriva a scuotere le teste di quelli che si fermano, arrivano a suonare un campanello a chi si ferma tra le pareti della tragicità.
Così nessuna storia ora vince l'Oscar per la sua tragicità, così nessuno può cullarsi tra le pareti della compassione mentre coglie l'occasione per trastullarsi nel dolce far nulla.

Così un titolo tanto scontato quanto così difficile da elevare a mantra svela la più grande verità rivelataci, Il Lato Positivo.
Così tutto serve a qualcosa, così tutto, anche le delusioni più pericolose e le sofferenze più temute e celate hanno il loro perché, e a questo forse già ci eravamo arrivati.
Così tutto può essere superato, e lì, proprio dietro la sconfitta può risiedervi la vittoria con tutta la felicità a lei annessa.

La realtà: ecco cosa mi ha colpito, ecco cosa mi ha intrappolato.
Dentro ogni mura c'è il proprio dramma, il proprio cinismo e il proprio egoismo nel voler far sembrare ciò che non è.
Ecco che le reazioni estreme, o quello che dal di fuori viene valutato come estremo, altro non è che il manifestarsi di quell'eruzione di quel vulcano per troppo tempo nascosto a tutti e soprattutto a noi stessi.
Ecco che la sofferenza ha una sua chiave di lettura;
ecco che un semplice atteggiamento può rivelarsi la salvezza per una vita, o per tante vite;
ecco che i problemi dell'uno possono essere usati come cura ai problemi del'altro;
ecco che l'umanità unità può rivelarsi la soluzione a tutti i problemi, anche quelli che trafiggono popoli interi.

Ecco che lui vuole vedersi riconosciuto il suo potere,
e io non posso che tacitamente acconsentire con lui.

Excelsior