Quelle agende segrete, quei libretti, chiamateli come volete, mi hanno da subito rapito il cuore e la mano, e da subito ho iniziato a chiederne uno, per appuntare, per perdere tempo e semplicemente per scrivere.
Perché fermarsi e scrivere aiuta, eccome se aiuta,
perché che siano pensieri, che sia la lista dei vestiti che volete o la tabella pro e contro per decidere se comprare Fifa o Pes sono pur sempre cose che vale la pena scrivere e tenere per voi,
perché la riservatezza è un dono,
perché anche se adesso Facebook ha il diario non vuol dire che quello sia il posto giusto dove scrivere qualsiasi cosa,
perché a Natale è il pensiero a fare la differenza.
Che servano per appuntare ricette,
che servano per ricordare i viaggi fatti, sognati e immaginati,
che servano per contenere schizzi,
che servano per raccogliere adesivi.
saranno loro a dirci tra qualche anno chi eravamo e cosa volevamo.
Per questo Natale ce ne sono di tutti i tipi: da Hermès a Louis Vuitton, da Smythson a My Book Diary Mondadori.
Ed è solo il primo,
di una serie infinita.
Nessun commento:
Posta un commento